SIAMO SOLI NELL’UNIVERSO ?

Incisioni Rupestri di Ceto in Valle Camonica

Incisioni Rupestri di Ceto in Valle Camonica

Esistono altre forme di vita nell’universo ? Esistono civiltà evolute extraterrestri ? L’uomo si è posto questi quesiti sin dalla notte dei tempi ,quando per la prima volta alzò lo sguardo verso il firmamento , fantasticando sulla possibile esistenza di pianeti extragalattici ospitanti forme di vita , sulle fattezze degli abitatori di quei mondi e sui possibili viaggi intergalattici da parte di visitatori alieni.

Dal 1995 ad oggi sono stati scoperti 5608 esopianeti , per la maggior parte grazie a Kepler , il telescopio spaziale della Nasa. Sono stati scoperti mondi roventi , mondi rocciosi , di diamante e altri dove piove ferro fuso. Di questi esopianeti ben 1904 presentano molti tratti in comune con la Terra ,e sono in grado di ospitare la vita così come la conosciamo. E’ dunque possibile e probabile che esistano altre forme di vita nello spazio.Tuttavia non sussistono prove scientifiche concrete a supporto di tali ipotesi . Fin dal al 1974 infatti il progetto SETI ( Search for Extra-Terrestrial Intelligence ) scandaglia mediante l’ausilio di radiotelescopi lo spazio interstellare intorno ai pianeti abitabili alla ricerca di segnali radio che possano essere indizio della presenza di forme di vita intelligente, ma fino ad ora non è stato rilevato nessun tipo di segnale radio intellegibile .

La questione è però più complessa di quanto sembra.

Nel 1961 l’astronomo e astrofisico statunitense Frank Drake formulò un equazione matematica nota come equazione di Drake o anche equazione di Green Bank per calcolare il probabile numero di civiltà extraterrestri esistenti in grado di comunicare nella nostra galassia.

Galassia a spirale NGC 3370. Credit: NASA/ESA

Galassia a spirale NGC 3370. Credit: NASA/ESA

Nell’immagine in alto , la galassia a spirale NGC3370 , nota anche come galassia Silverado.Si trova a circa 100 milioni di anni luce da noi nella costellazione del Leone.Essa è paragonabile alla nostra Via Lattea sia per diametrro (100.000 anni luce) e sia per la massa (10 elevato alla 11 masse solari ). Silverado è oggetto di interesse da parte di astronomi in quanto il 14 novembre del 1994 fu osservata l’esplosione di una supernova , detta SN1994ae , che rappresenta una delle supernove più vicine e la meglio osservata dopo l’avvento dei moderni mezzi digitali , utile a comprendere la nascita della Via Lattea ,di altre galassie e l’evoluzione dell’universo.

Questo perchè la luce di queste stelle impiega 100 milioni di anni per giungere fino a noi quindi ciò che noi vediamo non è Silverado come è adesso ma bensì com’era 100 milioni di anni fa. E’ un pò come guardare nel passato.

Applicando il modello dell’equazione di Drake a NGC3370 solo in questa immagine potremmo aver immortalato centinaia e centinaia di forme di vita dall’intelligenza superiore, in grado di comunicare con altre.

L'equazione di Drake (nota anche come equazione di Green Bank) fu formulata nel 1961 dall'astronomo e astrofisico statunitense Frank Drake,ed è una formula matematica utilizzata per calcolare il probabile numero di civiltà extraterrestri esistenti in grado di comunicare nella nostra galassia.

L’equazione di Drake (nota anche come equazione di Green Bank) fu formulata nel 1961 dall’astronomo e astrofisico statunitense Frank Drake, ed è una formula matematica utilizzata per calcolare il probabile numero di civiltà extraterrestri esistenti in grado di comunicare nella nostra galassia.

Ma c’è anche il paradosso di Fermi a ricordarci che finora, di tutta questa abbondanza di vita, non ne abbiamo trovato alcuna traccia.

Il fisico italiano Enrico Fermi propose nel 1950 un paradosso,  noto come paradosso di Fermi.

Il fisico italiano Enrico Fermi propose nel 1950 un paradosso, noto come paradosso di Fermi.

Se l’universo è davvero così affollato , dove sono finiti tutti ?
Il punto è che solo per NGC3370 parliamo di porzioni di cielo distanti 946.100.000.000.000.000.000 Km , distanze tali da non permettere una identificazione chiara di segnali radio strutturati , indicativi di un tentativo di comunicazione da parte di forme di vita extraterrestri intelligenti.

Oltre il problema delle distanze, c’è anche quello del tempo. La domanda da porsi è : ” quanto dura una civiltà? “. Anche se riuscissimo a captare segnali radio strutturati con i nostri radiotelescopi probabilmente proverrebbero da una civiltà già estinta. Per incontrarsi due civiltà dovrebbero essere sia vicine, sia esistere durante la fase di sviluppo della tecnologia avanzata nello stesso periodo di tempo. Tre o quattro milioni di anni di differenza basterebbero a impedire qualsiasi comunicazione pur essendo questi una parte minima della vita di un pianeta.

UFO1-Conclusioni

SIAMO SOLI NELL’UNIVERSO ?ultima modifica: 2016-08-20T00:47:06+02:00da dalvin1977
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