ASASSN-15LH : la stella inghiottita dal buco nero.

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Il 14 giugno 2015 una squadra di astronomi dell’ASAS-SN (All-Sky Automated Survey for Supernovae) osservò un fenomeno astronomico che allora si ipotizzava fosse stata l’esplosione della più grande supernova superluminosa ( o ipernova) mai rilevata prima. L’evento fu battezzato ASASSN-15lh noto anche come la “Supernova Assassina ” . ( Leggi il primo articolo su ASASSN-15lh su questo link  : ASASSN-15LH : LA SUPERNOVA ASSASSINA ) .

Un recente studio al quale ha partecipato anche l’ INAF di Padova ( Osservatorio Astronomico ) pubblicato sulla nascente rivista Nature Astronomy fornisce una diversa spiegazione del fenomeno . Dopo mesi di osservazione , incrociando i dati rilevati dal telescopio spaziale Hubble della Nasa / Esa con quelli rilevati dai telescopi ESO del VLT ( Very Large Telescope ) dell’osservatorio di Paranal e del NTT ( New Tecnology Telescope) dell’osservatorio di La Silla , i ricercatori sono giunti alla conclusione che lo straordinario evento sia stato in realtà prodotto dalla ” distruzione mareale ” di una stella grande all’incirca quanto il nostro Sole ad opera di un buco nero di Kerr . La stella sarebbe cioè stata attratta , sbriciolata e inghiottita da un buco nero supermassiccio in rapida rotazione .

Distruzione mareale con la spaghettificazione della stella.

Distruzione mareale con la spaghettificazione della stella.

Durante la distruzione mareale ,l’intensa forza di attrazione gravitazionale del buco nero , detta anche forza di marea , attrae la stella che si appiattisce allungandosi sempre più verso il centro del buco nero fino a ridursi in brandelli . Il processo è detto della ” spaghettificazione ” e il flusso di materia sottratta alla stella attirata dal centro del buco nero è detto ” disco di accrescimento “.

Di norma in un normale buco nero la spaghettificazione della stella avviene a distanza ridotta da esso ,entro il punto denominato ” orizzonte degli eventi ” , ossia quel punto oltre il quale nulla sfugge alla gravità del buco nero , nemmeno la luce per cui resta invisibile. Ma nel caso di buchi neri supermassicci in rotazione avviene al di fuori dell’orizzonte per cui resta visibile.

Ed è stato il processo della spaghettificazione della stella a creare le onde d’urto che insieme al calore prodotto dall’accrescimento hanno generato il fenomeno simile all’esplosione di una ipernova.

Questa teoria spiegherebbe l’aumento della temperatura e l’aumento della luminosità registrata nella banda della radiazione ultravioletta nonchè il fatto che l’evento sia avvenuto in una galassia rossa e massiccia piuttosto che in una galassia nana blu dove si riscontra un intensa attività di formazione stellare ed è più facile quindi che avvenga un esplosione di una supernova superluminosa .

Buco nero supermassiccio.

Buco nero supermassiccio.

ASASSN-15LH : la stella inghiottita dal buco nero.ultima modifica: 2016-12-13T20:58:45+01:00da dalvin1977
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