Il miracolo del sangue di San Gennaro : prodigio o trucco da alchimista ?

La reliquia di San Gennaro: le ampolle contenenti il sangue miracoloso.

La reliquia di San Gennaro: le ampolle contenenti il sangue miracoloso.

“ I miracoli sono uno strumento per richiamare gli uomini a principi più alti. La liquefazione del sangue fa germogliare di nuovo la fede “ – Nicola Bux, teologo .

 

San Gennaro nasce a Benevento il 21 aprile 272 . Venerato come santo dalla Chiesa cattolica ed ortodossa , è stato un vescovo e martire cristiano ed è il patrono principale della città  di Napoli nel cui Duomo sono custodite le  ossa e due ampolle contenenti presumibilmente il suo sangue raccolto da una donna di nome  Eusebia  subito dopo  la  sua  decapitazione avvenuta a Pozzuoli il 19 settembre 305 per via delle persecuzioni anti cristiane di Diocleziano. Una delle due ampolle risulta essere in realtà semivuota in quanto il suo contenuto fu sottratto da re Carlo di Borbone che, divenuto re di Spagna, lo portò con sé.

Queste ampolle vengono esposte alla venerazione dei fedeli tre volte l’anno: il sabato precedente la prima domenica di maggio per celebrare la prima traslazione da Pozzuoli a Napoli; il 19 settembre in occasione della festa patronale  per ricordarne il martirio ; il 16 dicembre per ricordare la disastrosa eruzione del Vesuvio nel 1631, bloccata dopo le invocazioni al santo. La particolarità sta nel fatto che la sostanza da solida si trasforma in liquida, un fenomeno considerato miracoloso dai fedeli.

La Chiesa Cattolica non ha mai riconosciuto ufficialmente come miracolo la liquefazione ma data la grande devozione al santo dei fedeli napoletani, la definisce un prodigio ,cioè un segno , ossia quegli avvenimenti che sconvolgono e stupiscono i presenti e manifestano una presenza non naturale, ma non necessariamente divina . Per la Chiesa un miracolo è anche esso un segno, un prodigio, perché viola le leggi naturali, ma è di certa attribuzione divina.

Per secoli ci si è interrogati su cosa ci fosse nelle due bottigliette chiuse.  Ad inizio Novecento venne eseguita un’analisi spettroscopica del contenuto . In pratica furono studiate le bande di frequenza della radiazione luminosa assorbita dal campione esaminato per rivelarne le caratteristiche fisico-chimiche e da queste indagini è risultato contenessero emoglobina , sostanza effettivamente contenuta nel sangue. Nel 1989 l’esperimento venne ripetuto ma con lo stesso spettroscopio a prisma usato in precedenza anziché uno spettrometro elettronico più moderno ottenendo lo stesso risultato.

In un articolo pubblicato su Nature, alcuni studiosi del CICAP diretti da Luigi Garlaschelli hanno dimostrato di poter ottenere una sostanza dalle proprietà tissotropiche dello stesso colore del sangue utilizzando acqua , sale da cucina , carbonato di calcio e cloruro di ferro ,che si trova nel minerale molisite presente sul Vesuvio e su tutti i vulcani attivi .

Le sostanze tissotropiche sono sostanze gelatinose in grado di diventare più fluide . Possono passare anche dallo stato solido a quello liquido, quando sottoposte a sollecitazioni meccaniche come vibrazioni o agitazioni per poi solidificare nuovamente quando tornano allo stato di riposo. L’origine del prodigio di San Gennaro sarebbe dovuta alle proprietà tissotropiche della sostanza ricreata.

Secondo il CICAP l’esperimento è servito a dimostrare che non solo è possibile riprodurre oggi quei comportamenti con i mezzi attuali, ma anche che fosse possibile farlo all’epoca della sua comparsa , confutando così le affermazioni sull’irriproducibilità del suo comportamento o sull’impossibilità della scienza di spiegarlo .

 

«Il comportamento del sangue di San Gennaro però è imprevedibile» spiega l’abate Vincenzo De Gregorio, che da 12 anni celebra le cerimonie. «A volte si liquefa subito all’uscita dalla cassaforte o addirittura dentro. Davanti a papa Ratzinger ritengo di avere mosso a sufficienza le ampolle, ma il sangue non si è sciolto. Ed era il papa».

La Chiesa ha sempre proibito l’apertura delle due boccette per un indagine approfondita nonostante il CICAP abbia suggerito in maniera sperimentale che l’ampolla potrebbe contenere una sostanza tissotropica, per cui il mistero rimane.

Il mistero della liquefazione del sangue.

Il mistero della liquefazione del sangue.

Una curiosità :

secondo la religiosità popolare un altro fenomeno miracoloso legato al culto del santo avverrebbe a Pozzuoli , nel santuario di San Gennaro alla Solfatara , dove è conservata una lastra marmorea su cui si afferma che San Gennaro fosse stato decapitato e che sia impregnata del suo sangue. Ancora oggi c’è chi sostiene che, in concomitanza con il miracolo più importante che avviene a Napoli, delle tracce rosse sulla pietra diventino di colore più intenso e trasudino.

Studi recenti hanno però dimostrato che la lastra è in realtà un frammento di un altare paleocristiano datato due secoli dopo la morte del martire: su di essa vi sarebbero depositate tracce di vernice rossa e di cera, cosicché il presunto miracolo a Pozzuoli sarebbe solo frutto di una suggestione collettiva

Il martirio di San Gennaro

Il martirio di San Gennaro

Il miracolo del sangue di San Gennaro : prodigio o trucco da alchimista ?ultima modifica: 2017-09-19T13:00:31+02:00da dalvin1977
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