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TRAPPIST-1 : non può esserci vita .

Rappresentazione artistica del sistema planetario di Trappist-1

Pochi mesi fa la NASA aveva annunciato la sensazionale scoperta di un sistema planetario composto da ben sette pianeti orbitanti intorno ad una stella nana rossa chiamata Trappist 1. ( leggi l’articolo sul link http://drownedworld.myblog.it/2017/02/23/il-sistema-planetario-di-trappist-1/  )

Trappist-1 rappresenta un passo avanti nell’ individuazione di esopianeti per la ricerca di forme di vita extra-terrestre in quanto a differenza di quanto scoperto in passato , non si tratta di un singolo pianeta ma di un sistema planetario composto da ben sette pianeti di cui sei rocciosi e grandi circa come la Terra e di cui ben tre nella fascia abitale . Questo aumenta la probabilità di trovare traccia di forme di vita così come noi la intendiamo . Considerando poi che le nane rosse sono la tipologia di stelle più diffusa nell’universo , il range entro il quale concentrare le ricerche si allarga enormemente. Per questo la notizia di tale scoperta creò molto fermento nell’ambiente scientifico e non , alimentando molte aspettative .

Brillamento di una stella nana rossa dovuto ad un aumento dell’attività magnetica.

Uno studio approfondito effettuato utilizzando il telescopio Kepler  e pubblicato sull’ Astrophisical Journal da ricercatori ungheresi rivela che Trappist-1 , come per la maggior parte delle nane rosse , è una flare-star ossia una stella piuttosto instabile che alterna periodi di bassa attività magnetica ,durante i quali i pianeti potrebbero incorrere in repentini abbassamenti di temperatura , a periodi di grossa attività magnetica con l’emissione di potenti flare .

In soli 70 giorni di osservazioni Trappist-1 ha prodotto oltre 42 brillamenti con tempeste elettromagnetiche 100 volte più grandi di quelle emesse dal nostro Sole durante i periodi di massima attività. Senza contare che le orbite dei pianeti di Trappist-1 sono molto più ristrette rispetto a quelle dei pianeti del Sistema Solare . I modelli dimostrano che la Terra , colpita da una tale intensità di radiazione impiegherebbe 30.000 anni per riprendersi ma nel frattempo verrebbe colpita da altre centinaia di migliaia di eventi simili.

Un tale bombardamento di raggi X esclude quindi l’ipotesi che i pianeti di Trappist-1 possano avere un’atmosfera e contenere acqua  perché l’atmosfera verrebbe strappata via dal pianeta con la conseguente evaporazione degli oceani .

Anche la Terra ,sebbene il Sole sia una stella più stabile , viene bombardata da fasci di particelle cariche, ma il nostro pianeta è ben più lontano dalla sua Stella di quanto lo sono i pianeti di TRAPPIST-1. Inoltre la Terra possiede un campo magnetico detto Magnetosfera che come uno scudo la scherma dai venti solari e dalle radiazioni cosmiche.

Il campo magnetico terrestre scherma la Terra dal vento solare.

Sul sistema planetario di Trappist-1 occorrerebbe un campo magnetico di centinaia di Gauss . Attualmente non esistono processi fisici noti che possano sviluppare un campo magnetico così potente in un pianeta roccioso grande come la Terra ( quello terrestre è di 0,5  ) neanche se fosse interamente di ferro . Tra l’altro i pianeti di Trappist-1 sono meno densi per cui hanno meno metalli rispetto alla Terra ed una rotazione piuttosto lenta.

Lo studio esclude l’ipotesi quindi che sui pianeti di Trappist-1 possa sopravvivere una qualsiasi forma di molecola complessa troppo fragile.

Gli effetti dell’instabile attività di una stella nana rossa.

 

TRAPPIST-1 : non può esserci vita .ultima modifica: 2017-04-27T14:58:51+02:00da
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