IL SOLSTIZIO D’ESTATE

L'inclinazione dell'asse terrestre rispetto al piano dell'eclittica (66° e 33' )e la rivoluzione intorno al Sole generano il fenomeno delle stagioni , scandite dall'alternarsi di equinozi e solstizi.

L’inclinazione dell’asse terrestre rispetto al piano dell’eclittica (66° e 33′ )e la rivoluzione intorno al Sole generano il fenomeno delle stagioni , scandite dall’alternarsi di equinozi e solstizi.

L’inclinazione dell’asse terrestre (23°27′) rispetto al piano dell’eclittica fa si che durante la sua orbita intorno al Sole , la Terra  si rivolga  alla nostra Stella con angolazioni differenti.Ciò determina l’alternarsi delle stagioni , scandite da equinozi e solstizi.

Il 21 giugno è il solstizio d’estate. In astronomia esso è definito come il momento in cui il Sole raggiunge, col suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione massima cioè il punto più alto rispetto all’orizzonte .Elevandosi sul Tropico del Cancro il Sole ci regala così il massimo numero di ore di luce possibili nell’arco di una giornata  segnando  l’inizio dell’estate nell’emisfero boreale e dell’inverno in quello australe .

Declinazione del Sole

Declinazione del Sole

Nel nostro emisfero quindi, per tutto l’inverno il Sole sale sull’orizzonte ogni giorno un po’ più del precedente , arrivando all’altezza massima il 21 giugno per poi iniziare la sua inesorabile discesa. Dal 22 giugno, infatti, il picco del Sole inizierà nuovamente a spostarsi sempre più a Sud, e le giornate, che fino a oggi si erano progressivamente allungate, riprenderanno invece ad accorciarsi inesorabilmente, fino al 21 dicembre con il solstizio d’inverno che sancirà altresì l’inizio dell’inverno nell’emisfero boreale e dell’estate nell’emisfero australe.

Sole di mezzanotte

Sole di mezzanotte

Nelle località comprese tra il circolo polare artico e il polo nord il Sole rimane sopra l’orizzonte per tutto il giorno dando origine al fenomeno conosciuto come ” Sole di mezzanotte” mentre nelle località comprese tra il circolo polare antartico e il polo sud il fenomeno opposto della “notte polare”.

I solstizi così come gli equinozi sono dovuti alla traiettoria con cui il nostro pianeta orbita intorno al Sole. L’asse di rotazione della Terra e il piano dell’orbita non sono infatti perpendicolari, ma si incontrano invece con un angolo di circa 23,5 gradi, il quale determina il moto apparente del Sole nei cieli durante il corso dell’anno e l’alternarsi delle stagioni.

Il solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all’anno precedente ( per l’esattezza 5 ore, 48 minuti e 46 secondi) e si riallinea forzosamente ogni quattro anni in corrispondenza dell’anno bisestile introdotto dal calendario gregoriano proprio per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario. Questo perchè un anno solare (il tempo che la terra impiega a ritornare nella posizione del solstizio) è composto da 365 giorni meno le 6 ore in questione.A causa di tali variazioni può capitare quindi che i solstizi cadano il 20 o il 21 giugno quello d’Estate e il 21 o il 22 dicembre quello d’Inverno. Quest’anno cade il 21 giugno alle 16:58 ore italiane.

Il mare . Immagine raffigurante La stagione estiva.

Il mare . Immagine raffigurante La stagione estiva.

La parola “Solstizio” deriva dal latino “Solis statio”: fermata, arresto, in riferimento al particolare momento astronomico in cui il sole non si alza né si abbassa rispetto all’equatore celeste. L’astro in questo periodo sembra infatti fermarsi, sorgendo e tramontando sempre nello stesso punto sino al 24 giugno, quando ricomincerà a muoversi sorgendo gradualmente sempre più a sud sull’orizzonte.

Il mare . Immagine raffigurante La stagione estiva.

Il mare . Immagine raffigurante La stagione estiva.

IL SOLSTIZIO D’ESTATEultima modifica: 2023-06-20T22:00:22+02:00da dalvin1977
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